Corbezzolo
Nome dialettale: “bàculu“
Nome scientifico: Arbutus unedo L.
Fam. Ericaceae
Descrizione pianta
Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto 5-6 m di grande longevità, con foglie grandi, ovali, coriacee, appuntite con margine dentato. I fiori ermafroditi forgiati a orciolo, sono pentameri con corolla gamosepala bianco-cerea, con 5 piccoli denti riflessi, sono disposti in corimbi di 15-30 elementi, terminali ai rami e penduli. Il frutto è una bacca subsferica lungamente picciolata di 1-20 mm di diametro, indurita e rugosa, poi succosa e di color arancio-rossa a maturazione. La polpa è giallastra, edule e contiene 10-50 semi ellittici di colore marrone chiaro. Fiorisce e fruttifica contemporaneamente dato che i frutti provengono dai fiori dell’annata precedente. Impollinazione entomofila.
Periodo di fioritura
Ottobre – Febbraio
Distribuzione geografica
Il corbezzolo è elemento stenomediterraneo, specie termofila, caratteristica della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera. Si ritrova in tutto l’Arcipelago Toscano dove predilige le esposizioni ben illuminate, umide e fresche, ma anche i luoghi rocciosi. Nell’isola la specie è diffusa sia nelle boscaglie, che in luoghi rocciosi, leccete e garighe.
Proprietà e usi
Uso officinale/medicinale: Si utilizzano sia le bacche che le foglie. I frutti in particolare sono ricchi di vitamina C, le foglie giovani contengono arbutina, un glucoside che può essere impiegato come disinfettante del tratto urogenitale. Oltre alle proprietà antisettiche, l’infuso delle foglie è ritenuto utile anche nelle infiammazioni intestinali. Nel Grossetano, il decotto delle foglie viene bevuto per prevenire processi arteriosclerotici, come attivatore epatobiliare e come espettorante. In tutto l’Arcipelago Toscano i frutti freschi, o in alternativa le marmellate e gli sciroppi, vengono assunti come astringenti intestinali.
Uso alimentare: con i frutti si preparano marmellate. I fiori sono ricchi di nettare e per questo motivo sono intensamente visitati dalle api quando il clima non è troppo freddo; dai fiori di corbezzolo si ricava dunque l’ultimo miele della stagione, pregiato per il suo sapore particolare, amarognolo e aromatico. I frutti si usano anche per aromatizzare la grappa.
Uso forestale/artigianale: il legno duro, omogeneo, rossastro, veniva utilizzato per i lavori al tornio in tutta l’area costiera della regione.