Oleandro
Nome scientifico: Nerium oleander L.
Fam. Apocynaceae
Descrizione pianta
Pianta arbustiva sempreverde a portamento cespuglioso, alta fino a 6 m, con fusto eretto e ramificato fin dalla base. Le foglie sono lanceolate, lunghe 8-14 cm, coriacee e lucide superiormente e presentano specifici adattamenti all’aridità. Fiori ermafroditi, molto vistosi, raccolti in corimbi, con corolla ad imbuto di colore dal bianco al roseo o al giallo e al rosso carminio. I frutti sono cilindrici, fusiformi, pelosi, bruni di 40-160 x 5-12 mm. I semi sono oblunghi, conici, densamente pelosi, scuri con pappo brunastro.
Periodo di fioritura
Maggio-ottobre
Distribuzione geografica
L’oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell’Asia. In Italia cresce spontanea nelle regioni meridionali della Penisola e in Sicilia, Sardegna, Toscana e Liguria, presso i litorali, prevalentemente in ambienti sassoso-sabbiosi lungo il greto di fiumi e torrenti a portata intermittente ad altitudini massime di 300 m s.l.m. circa.
Capraia rappresenta in assoluto una della stazioni più a nord del suo areale.
Proprietà e usi
L’oleandro è una pianta velenosa in tutte le sue parti per la presenza di alcaloidi tossici, ma in particolare le foglie contengono glucosidi, oli eterei e acidi organici fortemente tossici.
Uso ornamentale: Per la bellezza delle fioriture l’oleandro è ampiamente utilizzato, specie nel centro-sud, come ornamentale in giardini privati e alberature stradali ma anche per rinverdire scarpate autostradali.